La primavera è finalmente arrivata. Le temperature ci stanno regalando un assaggio di ciò che la bella stagione ci potrà riservare. Un’ora di luce in più ci avvicina sempre di più all’estate, tempo di relax puro, tempo di vacanze per staccare dalla routine stressante e rigenerarsi. Ma tempo anche di fare i conti con la forma fisica per prepararsi all’inesorabile prova costume. Per questo il periodo primaverile, prima dei grandi caldi e delle lunghe esposizioni al sole, è sicuramente il momento migliore per pensare a come corregge piccoli inestetismi e ritrovare il giusto equilibrio.
Uno dei trattamenti corpo più indicati – e anche più richiesti – in questa stagione per restituire bellezza e l’armonia al corpo, è la criolipolisi. Con il dottor Nicolò Manuini vediamo di cosa si tratta nello specifico: “La criolipolisi è un metodo molto efficace per aggredire ed eliminare le piccole adiposità localizzare, eccessi di adipe a livello addominale o, per esempio, su fianchi, cosce e ginocchio” spiega Manuini, medico con una solida esperienza nel campo della chirurgia estetica. Ovviamente la criolipolisi non è una liposuzione – per la quale ci deve essere una disposizione chirurgica -, può risolvere quindi solo inestetismi più leggeri.
Il trattamento si effettua attraverso un macchinario dotato di manipoli con una forma predefinita, in grado di adattarsi alla specifica zona del corpo e tenere l’adiposità congelata a meno otto gradi per circa 70 minuti. “Le cellule di grasso sono sensibili al danno termico e così vengono progressivamente eliminate e smaltite – continua il dottore -. È un trattamento di medicina estetica ambulatoriale, naturale, non doloroso e molto semplice, ma per valutare l’idoneità è sempre consigliata una prima visita con il medico. Dopo il trattamento le parti del corpo interessate potrebbero mostrare arrossamenti e un minimo di indolenzimento”. Nulla di grave, questi piccoli fastidi scompariranno nelle ore successive. Il numero medio di sedute può variare da uno a tre in base all’entità del problema, e solitamente vengono somministrate a distanza di circa 1 e 2 mesi l’una dall’altra.
Sempre più spesso alla criolipolisi si associa anche la carbossiterapia, con l’obiettivo di migliorare anche l’aspetto superficiale della pelle: piccole iniezioni di anidride carbonica medicale che stimolano il microcircolo e quindi vanno a combattere la causa scatenante della “cellulite”. Insieme alla carbossiterapia possono essere utilizzate poi onde d’urto medicali, “che mirano a rompere quei tralcetti di fibrosi responsabili della retrazione cutanea – conclude Manuini – Gli effetti più evidenti si possono notare sulle gambe, più leggere e luminose, andando a risolvere quei gonfiori che si manifestano soprattutto d’estate”.